Tutte le informazioni sul contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Come e quando avviene il passaggio dal contratto di lavoro a tempo determinato a indeterminato.
Fac simile del modello di un contratto di assunzione a tempo indeterminato.
Come funziona il contratto
Siamo in un momento storico e politico in Italia dove l’incertezza per quanto riguarda gli aspetti economici e soprattutto per quanto riguarda il lavoro, regna sovrana. Ogni giorno sentiamo in televisione e nei giornali novità riguardanti il lavoro e tutti gli aspetti che sono legati all’argomento, che continua ad essere spinoso.
Infatti la disoccupazione, specialmente al Sud, continua a rimanere un grosso problema e le persone che hanno la fortuna di avere un lavoro, non sono inquadrati in maniera soddisfacente dal punto di vista contrattuale.
Questo significa innanzitutto che molte persone lavorano in nero nella peggiore delle ipotesi, oppure che hanno contratti molto precari e che non danno sicurezze per il futuro di una persona, che vuole programmarsi la sua vita e gli obiettivi.
Quindi ancora oggi, nonostante le difficoltà, le incertezze e le precarietà, la maggior parte dei lavoratori ha come sogno quello di ottenere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Questo tipo di accordo viene quindi stipulato tra 2 parti:
- Il dipendente, il quale si vincola ad effettuare una mansione lavorativa, rispondendo agli ordini di un superiore;
- Il capo o datore di lavoro che invece prende l’impegno e il vincolo a pagare una persona fisica per il lavoro svolto e a versargli i contributi sia dal punto di vista previdenziale che assistenziale.
Si chiama a tempo indeterminato perché le due parti si impegnano nel rapporto professionale senza darsi un tempo preciso dal punto di vista della durata.
Altre prerogative di questa formula contrattuale
All’interno di questa forma di contratto ci sono previste una serie di parametri e di contenuti molto importanti, che elencheremo nella prossima tabella:
Turni, orari e luogo dove si svolgerà il lavoro | Regole riguardanti le ferie ed eventuali permessi | In alcuni casi periodo di prova |
Il tipo di lavoro e il livello preciso | Giorno di inizio del rapporto lavorativo | Termini che riguardano possibile ed eventuale licenziamento o recesso contrattuale |
Per quanto riguarda l’orario non ci sono regole fisse, ma generalmente durante la settimana si lavora per circa quaranta ore, tranne il caso in cui non si adotti un orario parziale di mezza giornata e che potrebbe avere 3 opzioni:
- Opzione in verticale: in questo caso il lavoratore presta la sua opera a orario completo, ma solo in alcuni giorni specifici della settimana;
- Soluzione orizzontale: invece con questa opzione dovrà lavorare mezza giornata ma tutti i giorni;
- Orario misto: questa soluzione infine è un mix tra le due opzioni precedenti.
Anche nel caso di contratto a tempo indeterminato il rapporto tra le due parti si può interrompere e può essere una delle due parti o entrambe in maniera consensuale.
Se è il dipendente a dimettersi non deve dare spiegazioni, ma comunque dovrà comunicarlo con un po’ di preavviso: quest’ultimo sarà contenuto nel contratto di riferimento specifico: se non lo farà dovrà pagare una sanzione pari al periodo di ritardo.
Invece se è il datore di lavoro a voler procedere al licenziamento dovranno esserci delle motivazioni valide e specifiche:
- Per giusta causa e cioè vuol dire che il dipendente avrà commesso gravi errori, che hanno compromesso lo svolgimento regolare del lavoro;
- Motivi soggettivi: questa opzione è simile alla precedente, ma per fatti molto meno significativi;
- Motivi oggettivi: in questo caso le motivazioni non riguardano il lavoratore ma sono legati all’azienda e alla sua organizzazione.
Ricordiamo infine che in alcuni casi il rapporto lavorativo prevede un periodo di prova, che però può durare massimo circa sei mesi.
Andiamo a vedere ora come avviene il cambiamento del contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
Come avviene il cambio della formula contrattuale
Esistono delle situazioni nelle quali può succedere che avvenga una trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato.
Innanzitutto bisogna sapere che, per via delle decisioni prese dal governo nell’ambito del Decreto Dignità, il rapporto contrattuale a tempo determinato può avere un tempo massimo di 2 anni.
Ci potranno essere al massimo 4 proroghe, ma se il rapporto lavorativo va oltre tutto ciò, il contratto diventerà a tempo indeterminato.
Ci sono alcune altre opzioni che possono far si che il contratto si converta automaticamente:
- In ogni contratto a tempo determinato bisogna inserire il motivo di tale formula: se non viene inserito o se non è veritiero diventerà a tempo indeterminato;
- Se un’azienda vuole rifare al lavoratore un contratto a tempo determinato per la seconda volta, dovrà far passare un periodo, chiamato cuscinetto, e cioè 10 giorni in caso quello precedente durava sei mesi e venti giorni se durava di più e se non rispetterà questo parametro ci sarà una conversione automatica.
Ora andiamo a vedere fac simile.
I dati saranno chiaramente inventati, ma consultare un esempio di fac simile contratto di lavoro a tempo indeterminato serve ai lettori per capire bene qual è la struttura di questa formula e le cose da compilare:
Il contratto di lavoro a tempo indeterminato può essere anche part-time?
Certamente, infatti sono previste tre tipologie di tempo parziale: verticale, orizzontale e mista.
Sono stato assunto con contratto a tempo indeterminato. In questa fase iniziale c’è il rischio che l’azienda possa recedere da un giorno all’altro?
Nel contratto a tempo indeterminato vi è un periodo di prova iniziale, il cui periodo è stabilito dal CCNL di riferimento, nel quale il rapporto di lavoro può essere interrotto in qualsiasi momento da entrambe le parti senza oneri a carico o preavviso.
Ho deciso di licenziarmi dall’azienda in cui lavoravo, con contratto a tempo indeterminato perchè ho trovato un lavoro migliore. Sono soggetto a penalità?
Se si recede dal contratto senza rispettare i termini di preavviso, vi è l’obbligo di corrispondere un’indennità, che corrisponde alla retribuzione che si sarebbe ricevuta nel periodo di preavviso.