- Cenni introduttivi
- Uno sconto dell’Iva
- Cosa fare per averne diritto
- Quali tipi di lavori edili rientrano nell’iva agevolata al 4%
- Alcuni condizioni
- Categorie di lusso
- Quali tipi di opere rientrano nell’iva agevolata al 10%
- Manutenzioni ordinarie e straordinarie
- Ristrutturazioni di immobili e restauri conservativi
- Risanamenti e recupero
- Su quali tipi di spese viene applicata l’iva
- Possono essere acquistati con iva agevolata
- Che cos’è la dichiarazione di iva agevolata per ristrutturazioni 2019
- Chi deve fare la dichiarazione per iva agevolata
- Che cosa fare quando viene applicata per errore l’aliquota ordinaria
In Italia esistono diversi tipi di Iva (imposta sul valore aggiunto). La aliquota che si trova più frequentemente e che riguarda sia l’acquisto di beni e prodotti, sia la prestazione di servizi, è del 22%.
Le altre aliquote, al 4% e al 10%, non sono ordinarie, ma si possono utilizzare solo in alcuni casi.
Cenni introduttivi
Infatti, la legge permette di godere di una aliquota inferiore per favorire certi tipi di attività che portano beneficio generale non solo a chi decide di richiede certi servizi, ma anche alla collettività intera.
Godono dell’iva al 4% anche i generi alimentari non di lusso e altri beni di prima necessità, tra cui i libri, riviste e altri prodotti editoriali, e le prestazioni sanitarie per persone e famiglie con redditi bassi.
Al 10%, invece, vengono fatturati altri tipi di servizi considerati essenziali, per esempio le pulizie delle fognature e dei pozzetti, generi alimentari non essenziali, farmaci, oltre che prodotti per l’edilizia.
Negli anni hanno goduto dell’aliquota agevolata anche vari tipi di ristrutturazioni e altri interventi di edilizia.
Si tratta infatti di interventi che possono salvaguardare l’incolumità pubblica, per esempio in caso di miglioramenti antisismici, ma anche l’ambiente, come nei casi di ristrutturazioni che favoriscono il risparmio energetico, e il paesaggio, come nella conservazione del patrimonio architettonico.
Vediamo come si applica l’iva agevolata per le ristrutturazioni, come si può richiedere e a chi.
Uno sconto dell’Iva
Anche per il 2019 chi ha in programma di fare ristrutturazioni su immobili di proprietà avrà la possibilità di godere di uno sconto dell’Iva. Infatti, potrà richiedere di pagare le fatture con un’Iva inferiore rispetto a quella ordinaria del 22%.
Cosa fare per averne diritto
Tuttavia, per averne diritto è necessario presentare una dichiarazione, a cui vanno allegati una serie di documenti che attestano:
- la proprietà;
- la motivazione per cui vengono effettuati i lavori di ristrutturazione;
- la regolarità dei lavori che vengono eseguiti e i permessi rilasciati dagli enti preposti.
Le aliquote agevolate sono quelle del 4% e del 10%.
L’aliquota al 4% viene applicata su lavori di costruzione, ampliamento e completamento della casa che diventerà la casa di residenza, mentre quella al 10% viene applicata per tutti i lavori di ristrutturazione, indipendentemente dal fatto che si tratti casa d’abitazione o altro tipo di immobile.
Iva agevolata | Tipo di immobile | Utilizzo | Lavori effettuati |
4% | Abitazione (escluse cat A1/A8/A9) | Abitazione principale | Costruzione, ampliamento, completamento |
10% | Abitazione (esclusa cat A10) | Qualsiasi | Manutenzione ordinaria, straordinaria, ristrutturazioni, restauri conservativi, risanamenti, recupero di fabbricati |
Vediamo nei particolari quando si applica l’iva al 4% e quando, invece, si applica l’iva al 10%.
Quali tipi di lavori edili rientrano nell’iva agevolata al 4%
C’è stata in passato parecchia confusione, in quanto spesso si equivocava pensando che l’unica differenza con l’iva al 10% riguardasse la destinazione a prima casa.
In realtà, nonostante l’utilizzo come prima casa sia determinante per poter accedere a questa aliquota, non tutti i lavori possono rientrarvi, ma solo quelli che riguardano la costruzione.
Anche l’ampliamento e il completamento di edifici già costruiti sono equiparati alla costruzione.
Questo significa che possono godere di questo vantaggio una serie di lavori sulla prima casa che comportano, per esempio, l’estensione delle superficie o l’ampliamento.
Alcuni condizioni
Ci sono, però, alcune condizioni. Infatti, questi tipi di lavori non devono comportare:
- Modifica della categoria catastale in cui sono registrati in quel momento;
- Cambiamento di destinazione d’uso;
- Creazione di una nuova unità abitativa, separata da quella iniziale.
Categorie di lusso
Inoltre, non tutti gli immobili, anche se di tipo abitativo, possono rientrare in queste agevolazioni: sono escluse le abitazioni che rientrano in categorie considerate di lusso, ovvero:
- A1 – abitazioni signorili;
- A8 – ville e villini;
- A9 – castelli.
Per godere di questo vantaggio fiscale, sarà necessario presentare dichiarazione di iva agevolata al 4%.
Quali tipi di opere rientrano nell’iva agevolata al 10%
Il vantaggio fiscale dell’aliquota agevolata si può utilizzare per tutti i tipi di immobile dalla categoria A1 alla categoria A11, esclusa la categoria A10 che è quella degli uffici.
Non è indispensabile essere residenti nello stabile che si vuole ristrutturare, come invece avviene per l’agevolazione al 4%, ma può anche essere una seconda casa.
L’importante è che l’importo dei lavori non superi il valore dell’immobile stesso, altrimenti per la parte eccedente si ricade nell’aliquota ordinaria.
Per quanto riguarda, invece, i tipi di opere che possono essere agevolati, si tratta di tutte quelle opere che rientrano in successive categorie.
Manutenzioni ordinarie e straordinarie
Comprendono tutti i lavori di ripristino, riparazione e manutenzione delle finiture e degli elementi sottoposti a usura:
- tinteggiature delle pareti;
- sostituzione di pavimenti;
- serramenti;
- piastrelle;
- sanitari etc.
Manutenzioni straordinarie comprendono tutti i lavori per sostituire o ripristinare elementi strutturali dell’immobile (tubature, impianti elettrici, etc).
Ristrutturazioni di immobili e restauri conservativi
I primi comprendono quei lavori che hanno come finalità la trasformazione completa o parziale degli ambienti attraverso una serie di opere strutturali.
Restauri conservativi: si tratta di opere che hanno come finalità la conservazione di uno stabile riportandolo alle condizioni originarie mantenendone le caratteristiche peculiari iniziali.
Risanamenti e recupero
Si tratta di opere che hanno come obiettivo quello di risanare edifici danneggiati da cause esterne evitando che in futuro possono nuovamente presentarsi la stessa situazione (per esempio, danni causati da intemperie, da risalita dell’umidità, etc).
Recupero di fabbricati che abbiano una destinazione d’uso abitativa.
Per godere di questo vantaggio fiscale, sarà necessario presentare dichiarazione di iva agevolata al 10%.
Su quali tipi di spese viene applicata l’iva
Innanzitutto, l’aliquota al 10% viene applicata sulle opere che vengono commissionati per i tipi di ristrutturazioni edilizie indicati sopra.
Quindi, la ditta incaricata della realizzazione delle opere edilizie presenterà al committente una fattura utilizzando l’aliquota vantaggiosa.
Possono essere acquistati con iva agevolata
I materiali necessari per eseguire le opere.
Sono esclusi, però, dall’iva agevolata le materie prime e i semilavorati.
Anche gli altri beni finiti, cioè elementi che utilizzano nelle opere della ristrutturazione ma che possono anche essere venduti come elementi a sé stanti:
- infissi;
- apparecchi come videocitofoni, cancelli, termosifoni;
- altri impianti di riscaldamento e di condizionamento dell’aria;
- ascensori, montacarichi, caldaie;
- impianti di sicurezza.
Mentre i materiali, per poter essere fatturati con iva agevolata, devono essere acquistati da chi realizza i lavori, i beni finiti possono essere acquistati direttamente anche dal committente.
Tuttavia, le ditte che eseguono i lavori devono fatturare tenendo separate le due voci riguardanti l’importo fatturato per la manodopera e l’importo che invece riguarda l’acquisto dei materiali.
Per poter godere di questo vantaggio fiscale, è necessario presentare alla ditta che svolge i lavori, e che quindi poi emetterà la fattura con l’aliquota agevolata, la dichiarazione di iva agevolata.
Vediamo che tipo di documento è, come va preparato e quali allegati devono essere inseriti.
Che cos’è la dichiarazione di iva agevolata per ristrutturazioni 2019
È il documento che deve essere presentato per poter usufruire, in fase di ristrutturazione, di aliquote vantaggiose.
Si tratta di una autocertificazione in cui il dichiarante specifica a quale titolo, per quale immobile, con quali autorizzazioni e a quale ditta affida i lavori.
Gli elementi che devono essere indicati obbligatoriamente perché la dichiarazione sia valida sono:
- Dati personali del dichiarante;
- Dati catastali dell’immobile;
- Dati del proprietario dell’immobile, nel caso in cui non corrisponda al dichiarante;
- Permessi richiesti per effettuare i lavori, indicando tipologia dell’atto, numero e data;
- Dati della ditta a cui è stato affidato il lavoro;
- Data di inizio lavori;
- Tipo di agevolazione richiesta (iva al 4% o iva al 10%);
- Estremi di legge in base ai quali si può richiedere l’agevolazione.
Anche i lavori che non richiedono autorizzazioni o permessi, come in alcuni casi la manutenzione ordinaria, richiedono la dichiarazione per poter usufruire di questo vantaggio. In tal caso si farà una dichiarazione di iva agevolata al 10% per manutenzione ordinaria.
Chi deve fare la dichiarazione per iva agevolata
Il modulo di dichiarazione di iva agevolata viene presentata dal committente dei lavori, ovvero da colui che salderà la fattura a lui intestata.
Nel caso di domanda di aliquota agevolata al 4% deve essere proprietario della casa e dovrà prendere la residenza nell’immobile, in quanto l’agevolazione vale solo per la prima casa. Invece, in caso di domanda di aliquota agevolata al 10% può essere il proprietario, anche non residente, il comproprietario o chiunque abbia qualche titolo sulla casa: per esempio un inquilino residente, con regolare contratto di locazione, o l’usufruttuario.
Che cosa fare quando viene applicata per errore l’aliquota ordinaria
Nonostante sia stata presentata regolarmente la dichiarazione di iva agevolata, potrebbe succedere che per mero errore formale la ditta che ha svolto i lavori applichi l’aliquota ordinaria anziché quella agevolata.
In tal caso, è sufficiente chiedere formalmente il rimborso alla ditta, allegando le pezze giustificative che attestano il pagamento, la fattura stessa e la dichiarazione di iva agevolata.
Sarà poi la ditta a presentare richiesta di rimborso all’Agenzia delle Entrate entro 24 mesi.
Sto per acquistare una villetta che sarà prima casa ed è in costruzione. Quando acquisterò poi i mobili, posso usufruire dell’iva agevolata al 4%?
No, poiché mobili o arredi vari non rientrano nei beni che si possono acquistare con Iva agevolata, ma rientrano nell’aliquota del 22%.
Ho una casa in costruzione e devo acquistare delle porte interne. Ho diritto all’iva agevolata?
Si, in questo caso queste rientrano nella categoria di beni per cui si applica l’iva al 10%, fino a concorrenza dell’importo delle prestazioni di servizi che sono connessi alla loro installazione.
Sto effettuando una ristrutturazione della mia abitazione. Quale Iva potrei vedermi applicata sui lavori o acquisti di beni?
Per la prestazione di servizi l’IVA risulta al 10% quando si tratta di manutenzioni straordinarie sempre entro la parte che eccede il valore della prestazione al netto del valore dei beni.
buonasera! Il foglio della dichiarazione del iva al 4% a chi devo consegnarlo?
La dichiarazione iva agevolata al 4% deve essere consegnata, correttamente compilata e firmata, alla ditta che eseguirà i lavori presso la sua abitazione
Salve, finalmente quest’anno ho firmato un contratto a tempo indeterminato e posso richiedere un finanziamento per sistemare la casa con dei lavori di ristrutturazione. Quali detrazioni sono valide appena il 2020? è cambiato qualcosa grazie?
Buongiorno Cesare, la legge finanziaria nel 2020 ha prorogato al 31 dicembre 2020 i bonus per la ristrutturazione della casa e per i lavori che hanno come obiettivo il risparmio energetico mantenendo le stesse aliquote. Tra le novità vi sono anche un bonus per il rifacimento delle facciate che comporta una detrazione pari al 90% delle spese sostenute e il bonus giardini.
Buongiorno ho fatto il preliminare per una casa nuova acquistata da costruttore. Prima del rogito vorrei far installare un caminetto che comprerei io direttamente dal fornitore chiedendo applicazione del’iva al 4%. La casa diventerebbe prima casa in quanto vi sposterei la residenza subito dopo il rogito. E’ corretta l’aliquota 4% ? Grazie